02/12/13

Dignità

Così la dignità di un uomo terminava con la minzione del mattino nel secchio nascosto sotto il comodino pensile, o in quella di metà mattina e pomeriggio nello stesso secchio mal celato dietro la magrezza di una poltrona di fine anni '70.

Così la dignità di un uomo moriva nella simbiotica corrispondenza fra gli sguardi dei presenti e il suo respiro scevro di ossigeno.

90 primavere, 90 estati, 90 inverni e 90 autunni...il tempo necessario per mutarlo nello specchio dei suoi ricordi, non più delle sue azioni.

E la famiglia stanca.
E la famiglia infranta.
E la famiglia lotta.

E la Signorina Wilson chiedeva pace.

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