24/02/14

Per sempre con me...

Dicono che la morte sopraggiunge silenziosa.
Io dico, invece, che sopraggiunge ansiosa saturando una stanza di calcolate sofferenze e se ne va lasciandoti cambiato.

Percorreva i profili di quel volto che sbucava dalle coperte la Signorina Wilson: la pelle come carta velina attaccata al cranio, gli occhi ricolmi di una spessa fissità, le tempie svuotate da ogni pensiero, il naso inaspettatamente adunco e il calore che lentamente si spegneva...

"Ho provato a scaldarti pensando di poterti donare vita nuova e bella ...
Non volevo sentirti freddare.
Avevo bisogno di comunicare con te.
Io volevo comunicare ancora con te.

Non volevo lasciare che ti vestissero a cerimonia perché nella tua canottiera ricucita ti riconoscevo.
Non volevo lasciarti la mano perché ancora stretta alla mia.
Non volevo conoscere così la morte.
Non volevo contare i tuoi respiri e vederli dilazionare per assenza di vita.
Non volevo vedere la tua lingua gonfiarsi in un ultimo singhiozzo.
Non volevo tutto questo né per me né per te.
Ti ho amato tanto Zio".
 

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