14/12/13

La quercia, l'ulivo e la camelia

La stanchezza viaggiava spedita tra le insenature del corpo della Signorina Wilson. 
Le vene battevano veloci nelle tempie colorandole di un verde pallido, i peli delle braccia pronti a trasalire al sopraggiungere dell'ultima eco di un addio infinito. 

Minuti, ore e giorni interi persi nel vedere consumarsi una vecchia quercia malata, un ulivo ricoperto di rughe e una camelia composta nella sua fragilità e mal celante le sue infinite contraddizioni. 

Radici intrise in un terreno abbandonato all'inaridimento affettivo, al compendio dell'ovvietà gestuale e verbale. 

Sfrontata agonia. 
Perversa fatica. 
Marcia ricchezza di vite perse.

Nel ronzio di un respiro affannoso le orecchie della Signorina Wilson si riempivano di suoni che la ancoravano al passato: vero o falso che fosse stato, lui era lì pronto a ribadirle la verità... 








0 commenti: