"Giusto? Che significato ha mai questa parola per noi che ti ascoltiamo?", dice la voce.
"N O N E' G I U S T O".
Il cuore pulsava nelle vene dei polsi e nelle tempie della Signorina Wilson.
Il sudore moltiplicava i suoi rigoli laddove il cuore pareva essersi dislocato.
"Vi giuro, signori, che aver coscienza di troppe cose è una malattia, una vera e propria malattia. Eppure sono convinta che non soltanto una coscienza eccessiva, ma la coscienza stessa è una malattia."
- Fëdor Dostoevskij -
2 commenti:
E' tutto abbastanza chiaro,miss Wilson.
Tanto chiaro quanto ingiusto.
@Cristiano si...è tutto chiaro. Quando finalmente un dialogo ci sarà stato allora la Signorina Wilson potrà scrivere il proseguo della storia...
Posta un commento