30/04/09

Astrazione pura...

Astrazione pura, ecco quale sarebbe stato, oggi, l’aggettivo più idoneo da attribuire ai pensieri della Signorina Wilson. Nessun muro di pioggia, alcun fragore di tuono, né dialoghi mancati o taciuti…niente avrebbe potuto distogliere la sua attenzione dal fatto che quella sera, quella stessa sera, avrebbe ritrovato il suo piccolo mondo al numero 34 di via Tal dei Molti e dei Tali.
Il ticchettio, un po’ insistente di uno dei suoi molti orologi (…doveva essercene almeno uno in ogni stanza…perché, si sa, per la Signorina Wilson lo scorrere del tempo era da sempre una delle cose più affascinanti e inafferrabili cui aveva mai prestato una attenzione che andava oltre ogni velleità scientifica…), non le avrebbe impedito di ritrovare un po’ di riposo.
L’ultima immagine che avrebbero afferrato i suoi occhi prima di chiudersi, sarebbe stata nuovamente quella del quadro appeso alla parete che fiancheggiava il suo letto, un quadro che, in modo così sottile, si addiceva ai suoi slanci emotivi: "Il Bacio" di Klimt.
Quel quadro, ne era certa, rappresentava la misura reale del calore che desiderava.

0 commenti: