22/05/09

Una squallida tranquillità

"Un male incerto provoca inquietudine perché, in fondo,
si spera fino all'ultimo che non sia vero;
ma un male sicuro, invece, infonde per qualche tempo
una squallida tranquillità."
- Alberto Moravia -
E la Signorina Wilson prendeva atto ormai da tempo dell'ambiguità del confine tra l'incertezza di un male e la sua certezza. La sola decisione da prendere, nonché l'unica capace di arrecarle il più lieve fra i dolori, sarebbe stata quella di tentare un sorriso...e lo avrebbe fatto. Non voleva arrendersi alla malinconia perché, diceva: "...sarebbe come cedere alla felicità di essere tristi".
Era stanca di riflettere, ma, nonostante questo, la sua testa opponeva un'ostinata resistenza alla quiete intellettuale.
Era stanca di vedere realizzati i suoi più intimi sogni in corpi e volti così diversi dai suoi.
Era stanca, semplicemente stanca e stanchezza, per la Signorina Wilson, significava dolorosa impazienza di una speranza non alimentata.

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