27/07/09

Una ricetta per cuochi esperti...

Con ordine, questi furono gli oggetti sui quali la Signorina Wilson posò i suoi occhi appena entrata nella stanza 208:

  1. porta del bagno sulla destra;
  2. porta della stanzina armadi sulla sinistra;
  3. divanetto a due posti;
  4. letto matrimoniale incastonato tra due comodini;
  5. scrivania con sedia di metallo nera;
  6. altro divanetto con tavolino in legno;
  7. piccolo puff color giallo ocra;
  8. armadio, adiacente al puff, con chiusura a chiavistello;
  9. televisore al plasma appeso alla parete di rimpetto al letto;
  10. ampia finestra con doppio tendaggio: uno oscurante e l'altro filtrante.
L'ambientazione, dunque, era tale da favorire un ampio ambito di distrazione. Tuttavia, il pensiero che per primo arrivò al traguardo nella testa ricolma della Signorina Wilson, fu decisamente estraneo al contesto: "...la parete è così ampia che potrei palleggiare con palline depressurizzate!!".
Non lo avrebbe fatto, è chiaro, ma l'idea che l'azione in sé avrebbe potuto essere realizzata, sorvolate le buone maniere ed il buon costume, la faceva star bene.
Sotto il cielo di Crepuscolo occorrevano: 1,5 Kg d'energia, 3 Kg d'immaginazione sfrenata, svariati pizzichi di sana follia, sale e pepe q.b. per riuscire a rendere quel frammento di cielo incorniciato dalla finestra della stanza 208, più simile possibile a quello di Luminaria.

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