17/09/09

Tricromia...

A quante cose avrebbe ceduto la Signorina Wilson per far si che, almeno per una serata, le vicende che stava vivendo, aggrappate ai suoi capelli come tutta l'umidità di quei giorni a Crepuscolo, potessero essere lavate via?

Con certezza neanche lei poteva rispondere. La delusione che indossava ogni mattina, dopo il superfluo suono della sveglia, era un maglione di taglia XXL, la sofferenza, invece, un paio di scarpe, numero 35, che non permettevano neanche mezzo passo.
Quella sera la Signorina Wilson, inerme davanti alla virulenza delle ultime vicende, aveva abbandonato la camera 404 e sposato la tricromia racchiusa in 3 bicchieri di vetro spesso. Aveva anche sorriso e osservato che le lancette del suo orologio avevano compiuto più giri del consueto...ma nel verso sbagliato rispetto a quello che lei avrebbe desiderato. Indietro nessuno ancora era riuscito a tornare e le 21 e 14 della sera precedente un passato ineludibile.

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