Stanca e arriciolata sul suo letto, la Signorina Wilson lasciava che tutte le sensazioni che le attraversano il corpo andassero, infine, a posarsi sui suoi occhi che parlavano più della bocca di un oratore.
Le speranze di stare finalmente meglio erano tutte contenute nella boccettina del mattino, e in quella dell'ora di pranzo...la prima, tappo giallo, era dolce con un retrogusto tanto forte che pareva fosse in grado di dilatare le papille gustative della lingua più insensibile e foderata al gusto; quella del pranzo, tappo bianco, era più delicata, ma difettava dell'impossibilità di poter sciogliere la polvere in essa contenuta nonostante i minuti spesi in una vigorosa centrifuga manuale.
La Signorina Wilson avrebbe voluto:
- correre fino a sentir battere il cuore in gola;
- giocare a tennis su ogni superficie, anche su quelle che non amava particolarmente;
- percepire la stanchezza, quella vera e sana, delle sue gambe;
- coricarsi sul suo letto solo la sera...e non durante la giornata..
- scrivere con la rapidità e spontaneità di qualche tempo addietro.
- ...
Non ci sarebbe voluto ancora molto.
Voleva avere fiducia.
5 commenti:
Cara Signorina Wilson,
cosa le impedisce di farlo?
Di spalancare le persiane, lasciare entrare il sole nella penombra della stanza e scendere tra i colori strada?
Ha una grande fortuna Signorina Wilson.
Ha ancora le gambe per correre, Le braccia per giocare a tennis e sopratutto ha capito che vuole essere felice: le manca forse qualcosa ancora?
Come ha capito che voglio essere felice? Ciò che dice è ben vero...
Convivere con le medicine non è facile, ti capisco purtroppo.
Il lato positivo del dolore è che si acquisisce una comprensione maggiore, vedrai che dopo ti sembrerà tutto più chiaro.
Ti servirà a capire come i problemi della gente siano al 99% inesistenti, come le relazioni fra le persone siano contorte e nonostante questo molto prevedibili.
Soffrendo un po' si migliora e credo anche che questo blog ne sia la prova.
Buona serata.
Grazie mille per le tue parole fotunecat :-)
Mostri tanta sensibilità e questo lo apprezzo moltissimo..
Signorina Wilson, cosa fai? Aspettiamo un tuo post. E questa volta vogliamo cose belle, basta con quelle boccette e stanchezze!
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