"Si constata ciò che si vuole constatare", questa l'irreparabile scoperta della Signorina Wilson.
Un tale assunto prevedeva, inutile dirlo, l'ipotesi minima secondo la quale si è sempre sinceri con se stessi, purché si sia altresì disposti a cambiare sincerità...o prospettiva, direbbe chi tale sincerità non vuole proprio vederla albergare in casa propria.
Detto questo, i giochi erano pressoché fatti: molte le decisioni prese sotto la luce di nuovi percorsi di vita che si stavano intersecando, aggrovigliando ma anche distendendo. Sipari che si aprivano e si richiudevano nella marginalità dei pensieri della Signorina Wilson.
Accantonate le regressioni mentali, almeno tanto quanto le progressioni, ciò che realmente procedeva erano i lavori alla mansarda della sua casina: le pareti erano state tinteggiate di colori caldi e il parquet stava per essere posato. Ogni cosa che, come un abito di seta, fosse stato in grado di adagiarsi perfettamente lungo il profilo della Signorina Wilson avrebbe colmato quello scrigno, scevro, al momento, di qualunque forma di arredamento.
5 commenti:
in una casa vuota puoi sentire l'eco della tua voce.
è quasi come dire che la tua casa è piena solo della tua presenza in fondo....
goditi questo momento di quiete allora. :)
@fortunecat Grazie mille...mi piacciono molto queste tue parole!
Colori caldi, parquet e la Signorina Wilson, come inizio mi sembra ottimo, riempilo senza fretta lo spazio rimanente.
Eccomi! Grazie al nostro geniale amico in comune, soprascritto, adesso funziona di nuovo tutto bene, e riceverai gli aggiornamenti quando pubblicherò nuovi post.
A presto!
P.S. La casetta è bellissima e io sono invidiosa! :-/
La signorina Wilson e la sua casa sono in cima alla nostra hit parade !!
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